“Sceglierò di restare sindaco di Messina per il bene della città e per portare avanti i tanti progetti che abbiamo iniziato”. Giuseppe Buzzanca, che attualmente ha il doppio incarico di primo cittadino di Messina e deputato regionale del PdL, ha sciolto il veto dopo la votazione dell’Ars sull’incompatibilità dei due ruoli.

“Quanto è stato detto in questi giorni - ha aggiunto in una conferenza stampa - non è vero, ho ancora tempo per decidere. Non è scaduto oggi il termine perchè a me il provvedimento della Assemblea Regionale Siciliana è stato notificato giovedì 14 e da quella data ho dieci giorni per decidere. Ma come avevo annunciato anni fa opterò per la carica di sindaco.

Spero che chi subentrerà all’Ars al mio posto faccia il proprio dovere così come l’ho fatto io portando - ha aggiunto Buzzanca - anche finanziamenti per la città“. Il legale di Buzzanca ha annunciato comunque che presenteranno ricorso al Cga contro il provvedimento dell’Ars.

“Spero che si faccia presto e si decida se andare alle elezioni regionali. Potrei anche candidarmi a presidente della Regione Siciliana se il mio partito, il PdL, dovesse chiedermelo. La Regione è nel caos -  continua Buzzanca - si deve fare chiarezza per i cittadini siciliani che soffrono per la crisi attuale e andare al voto”.

Lo scorso marzo, però, la Prima sezione civile del tribunale di Palermo aveva dichiarato decaduto dal ruolo di deputato regionale siciliano Buzzanca, dopo il ricorso presentato da Antonio D’Aquino, che aspetta da allora di subentrare in aula all’Ars ed è pronto in rampa di lancio.

             Ansa